Esiste la Predestinazione? Concetti di Programmazione Pre-Natale. (Prima Parte)

E’ ormai luogo comune il chiacchiericcio sulla “legge di attrazione”, la cosiddetta LA, secondo la quale, in sintesi, creiamo la realtà che immaginiamo. Tralascio, volutamente, tutte le implicazioni che, al dire dei tanti rinomati studiosi, ne impattano il concreto funzionamento.

Non è di “legge di attrazione” che voglio parlare, bensì di quel sottile filo che crea il confine tra ciò che determiniamo con i nostri credo, il nostro inconscio, il nostro pensare e fantasticare e quanto, di fatto, è stato programmato e predeterminato, secondo il progetto che io chiamo “PROGRAMMAZIONE PRE-NATALE”.

Lungo il nastro della nostra vita si dipana un concetto base, costruito prima della nostra venuta sulla terra.

E’ un po’ come se avessimo scelto il colore, determinato ed immodificabile, di un nastro con il quale fare fiocchi, nodi o disegni intrecciati a piacimento. Tale colore potrebbe deteriorarsi spegnendo il suo vivido brillare o, di contro, potrebbe emettere una luce insolita, abbagliante e vivificante.

La vivacità dei suoi colori dipende molto dalle nostre scelte: dal cosiddetto libero arbitrio.

Dunque, la pre-destinazione non esclude affatto l’utilizzo, conscio ed inconscio, discriminato ed indiscriminato, del nostro libero agire.

CREATORI O CREATI?

Come e cosa fare, allora, per comprendere la differenza tra una intuizione, un sentire o un premonire (alla stregua di un sogno premonitore) e quel chiacchiericcio, conscio ed inconscio, frutto di mille cause differenti (che per questione di sintesi non tratto ora)?

Mi spiego meglio: come facciamo a capire quando un nostro pensiero è precursore di una realtà da realizzare o semplicemente il frutto di un intuito che sta per cogliere un evento già programmato?

E’ facile comprendere se una situazione l’abbiamo creata noi o era semplicemente predestinata?

Ti starai chiedendo: perché, esistono eventi indiscussi, predeterminati, dai quali non si può prescindere? …  Ebbene, la mia risposta è: SI!!!!

Ne parlo ora, più che mai, con cognizione di causa, perché ho appena vissuto un’esperienza che me ne ha offerto la riprova.

SAPERE PER VEDERE E CAPIRE

La domanda seguente potrebbe essere: a cosa serve riuscire a fare questo netto distinguo tra il predeterminato e ciò che è possibile determinare?

A mio dire, è questa una scissione di prima istanza, nella comprensione della logica sottostante alle missioni che siamo deputati a portare a termine in questa vita.

Questo articolo vuole essere solo una mera introduzione ad un concetto che svilupperò nei seguenti scritti, nell’ottica di ragionare, insieme a chi leggerà, per trovare in comune accordo di pensiero, un filo logico in grado di dare maggior senso a questo meraviglioso percorso, che abbiamo deciso di portare avanti sul pianeta terra.

Tale “senso” partirà dall’analisi della “Programmazione Pre-Natale“, dal suo significato e dagli strumenti che, a mio dire, oggi, ci permettono di coglierne il “segreto“.

Non dimenticare mai che la vita ci parla … ed occorre solo saperla “ascoltare”! :mrgreen:

Buona vita e alla prossima.

Donatella

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